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martedì 23 luglio 2013

Amiga 500

Un grande amore.
Amiga 500, la prima console entrata in casa mia, se si può definire una console.

Nata e cresciuta in una famiglia che non vedeva di buon occhio i videogames, l'unico modo per avvicinarmi a quel mondo erano quelli che venivano definiti "scacciapensieri", i piccoli giochini a cristalli liquidi, Nintendo, Gig, Polistil.
Questi, per intenderci (e, per la cronaca, quello della foto io ce l'avevo, identico):


Questi giochini riuscirono non so come ad entrare in casa e non erano visti come il diavolo, al contrario delle console o dei videogames arcade dei bar.
Dire a mia mamma che volevo le monete per andare al bar a giocare equivaleva a dirle "dammi dei soldi per andare al bar a farmi un cicchetto".
Però in montagna, in vacanza, riuscivo a scappare al controllo di mamma e al bar ci giocavo eccome! Nonostante i ragazzi "grandi" (io avevo 6/7 anni) che occupavano le postazioni per gran parte del tempo.
Snake, il primo. Il primo videogame che io abbia mai visto, il primo videogame giocato nella mia vita.
Al bar, appunto.
E poi Toki, Pang, Pac-Man, Street Fighter, Bubble Bobble... e chissà quanti altri!

Poi una magia...
Uno zio aveva un vecchio computer, ancora con i floppy da 8 pollici, quelli grandi molli e neri. Racchiusi in quei dischetti, c'erano un sacco di giochi e stranamente, la domenica con mio cugino, a qualcosa si riusciva a giocare, senza far drizzare i capelli in testa agli adulti.
Perfino mia mamma restava pettinata e, anzi, ad uno di quei giochi si appassionò anche lei.
Avventura nel castello.
Una meraviglia.
La mia rovina.
Il mio primo gioco di avventura. Non aveva immagini, solo uno schermo nero e delle scritte verdi. I comandi venivano scritti da tastiera e le risposte dell'IA arrivavano allo stesso modo.
Difficilissimo. Mai finito.
Ma la mia strada di videogiocatrice d'avventura iniziò proprio con lui. Solo che non lo sapevo ancora.

Per anni io e i videogames siamo stati separati, tolte le parentesi estive, sempre in montagna, sempre nel bar.
Poi... 15 anni, un fidanzatino munito di Amiga 500 che deve partire per il servizio di leva...
E l'Amiga che viene parcheggiata in casa mia, per permettermi di continuare i giochi iniziati con lui.
La mamma ovviamente non la prese benissimo, ma per fortuna con la complicità di mio fratello, ben felice di averla in casa (l'Amiga, non la mamma), LEI rimase e mi fece compagnia per un anno.
Ero talmente felice di averla in casa che giocavo qualunque cosa ci fosse in quei dannati dischetti che il 70% delle volte non partivano.
Pure i giochi di calcio mi andavano bene. Ore e ore passate a giocare a "The Manager".
E Syndicate, Sim City, Toki (rieccolo), mille platform di cui non ricordo nemmeno il nome, Cannon Fodder... il meraviglioso Monkey Island.
Poi il fidanzatino si riprese la sua Amiga e anche la sua vita.
Ma che problema c'era? Fidanzato nuovo, Amiga nuova. E questa nuova Amiga vantava una collezione di giochi quadrupla rispetto a quella del fidanzato precedente! Alla faccia sua che non mi aveva dato il tempo di finire Monkey Island.
Ma anche il nuovo fidanzato aveva Monkey Island ed era ben felice di giocarci insieme. Quello e altre decine e decine di giochi. Ogni tanto me ne torna in mente uno, di cui non ricodo nemmeno più il titolo. Ma alcuni li ricordo ancora...
Fire&Ice, Pinball, Lemmings (li amo ancora adesso),  Turrican, Formula One e Lotus (sisi, anche le macchine!!), Moonstone (lo ADORAVO), Chuck Rock, Tiny Squeeks (boh, chissà se era scritto così!), Rainbow Island, BC Kid, Zool... oltre ad ulteriori ore e ore con Syndicate e Sim City.



Dall'Amiga la mia avventura di videogiocatrice non si è mai più fermata, mamma o non mamma. Ho capito quali erano i miei gusti e ho capito che l'attrazione provata a 6 anni con Snake non era solo attrazione, era amore vero.
Dopo di lei... PlayStation.
E questa è un'altra grande storia d'amore, infinita.




2 commenti:

  1. L'AMIGA.solo nominarla vuol dire LEGGENDA! la comprò mio fratello con i soldi della sua comunione,mamma mia che spettacolo,i miei però non hanno mai fatto stè storie esagerate,aveva millemila giochi,il mio preferito era Chuck Rock ,però all'inizio cominciammo con due di quei giochi che continuano all'infinito,Vixen e Typhoon,marooonna era da esaurimento e se perdevi cominciavi da capo! Dovrebbe ancora avere il contenitore dei dischetti da qualche parte

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  2. Pensa che anche Sandro l'aveva :) Mi ha detto che da qualche parte in garage dai suoi dovrebbe ancora esserci :P
    Prima o poi andiamo a prendercela!

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