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martedì 26 agosto 2014

Una nuova saga si aggiunge

Una nuova saga si aggiunge a quelle che già seguo.
Si tratta di inFamous. Ho scaricato mesi fa il 2 tramite PS Plus e avevo provato il demo del primo. Sempre mesi fa, il primo l'ho trovato ad un prezzo stracciato, ora non ricordo neanche più dove!
Al ritorno dalla montagna ho deciso di fregarmene dei vari platini in sospeso (che si accumulano... si accumulano...) e ho deciso di iniziare un gioco nuovo. Ho scelto appunto il primo inFamous.
Mi ha catturata dai primi minuti, è fighissimo!
E' uno di quei giochi in cui la trama alla fine è secondaria e ci si bada poco, perchè tutto il divertimento sta nel gameplay. Dinamico, divertente, appassionante.
Il protagonista Cole dopo un'esplosione ha aquisito il potere di utilizzare l'elettricità come arma e da quel momento si va in giro in una città distrutta e in quarantena, popolata di nemici, saltando, arrampicandosi sui palazzi, sprando fulmini a gran forza, cavalcando rotaie e fili dell'alta tensione e volando.
Per una volta non ci si deve minimamente preoccupare di prendere le misure prima di fare un salto, perchè tanto Cole semplicemente non si fa neanche un graffio, neanche se cade da un mega grattacielo.
L'unico modo per morire è buttarlo in acqua (acqua ed elettricità, in effetti, non vanno molto d'accordo...), oppure nello scontro con i nemici, che a volte sono abbastanza carogne.
Il gioco in sè comunque non è particolarmente difficile, in linea con altri free roaming ci sono moltissime missioni da fare e collezionabili da cercare. Quindi il tempo passa in fretta e con piacere.
Il giocatore può anche decidere se giocare in modo buono o cattivo. Cole infatti viene spesso posto davanti ad una scelta, che cambierà il suo karma e di conseguenza anche la sua reputazione con i superstiti nella città, i suoi poteri e persino il suo aspetto.
Sicuramente come gioco ha qualche lacuna, ma niente di importante se si cerca un intrattenimento piacevole e divertente, senza tante paranoie.
A me ha dato assuefazione e faccio veramente fatica a staccarmene. Sono a casa e sono ancora in vacanza... e la sera ci sto giocando fino alle 3/4 di notte!

A questo punto non ho potuto fare a meno di aggiungere il terzo (inFamous Second Son) alla lista di giochi che voglio su PS4, quando arriverà finalmente anche a casa mia!
Il secondo come dicevo ce l'ho già, in formato digitale, ma magari se lo trovo ad un buon prezzo lo prendo anche in versione retail, così li avrò tutti e tre nella mia collezione!

Nel frattempo mi è anche tornato in mente dove ho comprato inFamous. Faceva parte del mio acquisto di 4 giochi a 9,90 euro l'uno, comprati allo stand MediaWorld presso il bellissimo GamesWeek di Milano, ad ottobre dello scorso anno.
Ecco la fotina di rito fatta all'epoca...Uncharted 2, God of War Collection 2, inFamous e God of War III!! Belli di mamma!


sabato 9 agosto 2014

Un senso alla presunta arte

Torno su Proteus dopo il post di oggi.
Il primo post era dopo una ventina di minuti di gioco, ma questo post arriva dopo un'intera serata, quattro run complete e lista trofei completata al 100%.
Non ho cambiato idea. Resta un gioco brutto da vedere, brutto da sentire e con emozioni zero.
E io sono una persona che si emoziona veramente con poco. Sono in grado di piangere anche per una pubblicità, per una canzone, per una battuta in un telefilm (telefilm anche scemo, magari).
Ma torniamo al gioco.

Gli ho dato una seconda possibilità grazie alla mia mania di completismo. Avere il gioco installato, con un solo trofeo preso (in modo del tutto casuale durante i primi minuti di gioco), mi irritava.
Quindi ho letto la lista trofei, che non svela niente perchè le descrizioni sono una sorta di poesie (vabè).
Per trovare un senso, ho cercato una guida e qualcosa ho trovato, anche se sicuramente non fioccano guide in ogni dove, non essendo un gioco tripla A.
Leggendo quindi le descrizioni per prendere i trofei, ho scoperto qualcosa in più. Qualcosa che ha dato un minimo di senso al mio voler proseguire.

Ho scoperto che l'isola cambia ad ogni partita, ma nonostante questo ci sono alcuni punti di riferimento fissi, presenti sempre anche se posizionati in modo diverso.
Una casa, delle torri, dei totem, un cimitero e un cerchio di pietre in stile Stonehenge. Ovviamente niente di tutto questo consente una minima interazione. Il tutto è lì solo per essere guardato, e non è neanche un bel vedere.
L'unica cosa che permette di interagire è il cerchio di pietre, il quale funge da portale.
Per dove?
Per un'altra stagione.
Il gioco inizia infatti in primavera, la telecamera si apre come un occhio e ci si ritrova davanti l'isola da girare, ovviamente in prima persona. Ma una volta trovato il cerchio di pietre, ci si può posizionare al centro e si viene trasportati di stagione in stagione, fino ad arrivare all'inverno.
Ovviamente cambiano i colori, cambiano i suoni (che restano comunque fastidiosi), cambiano le poche bestioline pixellose che si incontrano. E basta, non cambia nient'altro.
Solo l'autunno ha qualcosa di (totalmente inutile) in più. Di notte infatti andando nei punti di riferimento accadono degli eventi.
Eventi che non svelano niente e che non servono a niente. Giusto ad ottenere un trofeo. DLING!
Di stagione in stagione insomma si arriva all'inverno e ci si accorge subito che il portale al centro del cerchio di pietre non reagisce più.
Che fare quindi?
Beh, si gironzola, ovviamente. Fino a scoprire che dove ci sono fiocchi di neve... si può fluttuare nel cielo.
E fluttuando fluttuando ci si avvicina alla luna... e dopo qualche minuto in cui ci si chiede "e quindi? mi è crashato il gioco forse?", visto che non accade  nulla e non ci si può più muovere, la telecamera richiude il suo occhio e il gioco finisce  (e dlinga un trofeo, tanto per).

Ok.
Vogliamo trovare un senso a questo girovagare tra i pixel? L'unica cosa che mi viene in mente è il ciclo della vita. Nascita, stagioni della vita fino all'inverno... morte.
Nel caso in cui qualcuno si fosse dimenticato qual è il ciclo della vita. Si sa mai. Meglio avere un gioco pixelloso a ricordacelo.

Ovviamente l'ho già disinstallato dalla mia povera Play.
Sicuramente è stato il 100% più veloce della mia carriera di videogiocatrice!

venerdì 8 agosto 2014

Quando si esagera con il voler essere "profondi"

Ultimamente sono usciti diversi titoli, sopratutto indie, che non volevano essere dei veri e propri videogames, ma che puntavano di più sull'esperienza visiva, sensoriale, emozionale.
Basta pensare a Journey, Flower o altri titoli su PC come Gone Home.
Poi il PlayStation Plus inserisce tra i titoli gratuiti di agosto questo "Proteus".
Non conoscendolo vado a leggere una recensione e mi imbatto in quella di un sito che non voglio linkare perchè non merita di guadagnare visualizzazioni. Si chiama The Shelter Network, comunque.
Questo sito nel suo articolo cita: una meravigliosa musica ambient, suoni affascinanti e meravigliosi, meraviglie di una natura selvaggia, vegetazione lussureggiante, buffe creature, affascinanti strutture, maestria di realizzazione nel ciclo giorno e notte, cura maniacale con cui sono state caratterizzate le condizioni climatiche.
E per concludere, dichiara che per apprezzarlo dipende tutto dalla propria sensibilità.

Leggendo tutto questo uno si aspetta qualcosa di veramente bello da vedere ed ascoltare.
Ebbene, non è così.
La musica ambient è una musichetta insopportabile fatta di note acute come quelle di uno xilofono, i suoni affascinanti sono a tratti la pioggia e alcuni versetti di qualche "coso" che si incontra durante l'esplorazione.
Ah sì, si tratta semplicemente di esplorare un'isola, senza fare assolutamente nient'altro.
Il tutto è disegnato con una grafica a pixel degna dei primi anni '80 (e io amo i pixel, ma quando è troppo è troppo).
Erba verde, croci gialle realizzate con quattro pixel e che dovrebbero essere fiori, alberi ovunque, tutti uguali e tanta tanta noia e fastidio per questa "musica ambient" sempre presente.
Bello il ciclo giorno notte sì, il cielo cambia colore in modo graduale, la luna sorge dal mare... peccato che anche quest'ultima è un'enorme sfera con le sfaccettature dei pixel.

Io ho sempre difeso i giochi che, pur non avendo una grafica sublime, avevano comunque qualcosa di veramente bello da regalare (Lone Survivor è un esempio), così come ho sempre difeso i giochi-non-giochi.
Ma qui si esagera. Sulla falsariga di altri giochi che puntavano più sull'esperienza che sull'intrattenimento, ho l'impressione che questo Proteus sia stato pompato per quello che non è.
Il riassunto perfetto di quanto ho pensato anche io l'ha dato un lettore di quella recensione:

Il problema dell'arte spesso è che si da ingiustamente peso a scempiagini volutamente prive di senso. Una musichetta piazzata qui e la, qualche pixel colorato con paint, e il gioco è fatto... Se non capisci PROTEUS sei uno stolto che non capisce l'arte! Intanto per uno screen-sever di win95 (perchè di questo si tratta) bisogna sborsare 12euro. A me è sembrata una presa per il culo! Un programmino da 15mb tirato su in mezza giornata, spacciato per un esperienza profonda e riflessiva ma in realtá patetica, ripetitiva e priva di senso alcuno!
Se volete un'esperienza profonda e riflessiva vedetevi un film di DAVID LYNCH!


Amen.

Detto questo, voglio comunque provare a dedicargli ancora qualche minuto... fosse mai che mi sono sbagliata!
Ne dubito.

giovedì 7 agosto 2014

Il punto prima delle vacanze

Sto clamorosamente trascurando questo blog, lo so.
Ma questo non vuol dire che io stia anche trascurando i videogames... questo mai!

L'ultimo post era relativo a Bayonetta e dopo di lei mi è venuta un'incontenibile voglia di giocare con la mia Lara. Quindi mi sono buttata su Tomb Raider Legend, che non avevo mai giocato su PS3.
Così ho potuto platinarlo e anche revisionare e arricchire la soluzione sul mio sito.
Legend rimane senza dubbio un Tomb Raider fascinoso, con una Lara in gran forma... ma un gioco di una semplicità imbarazzante anche a livello massimo! Lontano anni luce dalla difficoltà dei primi Tomb Raider.

Finito Legend, mi è venuta voglia di tornare a trovare Big Boss, quindi ho iniziato a giocare a Metal Gear Solid Peace Walker. Delusione totale.
Dopo il capolavoro assoluto che è MGS Snake Eater, leggendo alcuni commenti che definivano anche Peace Walker un capolavoro, mi aspettavo molto di più. Capisco che originariamente era un gioco destinato solo alla PSP, con tutti i limiti del caso. Però manca lo spessore che aveva Snake Eater, che mi aveva fatto piangere, ridere, appassionare, stupire, arrabbiare...
Peace Walker ha di bello una componente più strategica (e a me i giochi strategici piacciono), ma a lungo andare diventa ripetitivo. Le missioni sono molto corte e tutte con la stessa meccanica: vai, uccidi, torna.
I colpi di scena non sono particolarmente stupefacenti, l'ironia di Big Boss viene fuori molto meno rispetto a Snake Eater e la trama è meno interessante.
Tutto sommato non è un brutto gioco, l'ho giocato e finito volentieri. Mi sto ancora dedicando alle innumerevoli missioni secondarie e alle mille cose che ci sono da fare al di fuori della storia principale. A lungo andare comunque anche le missioni secondarie mi hanno un po' stancato e mi è venuta voglia di dedicarmi ed un gioco leggero, senza uccisioni, senza armi, senza frenesia. La scelta non è stata facile perchè non ho molti giochi di questo genere. Ma fortunatamente il PlayStation Plus mi aveva regalato Doki Doki Universe, ed è a lui che mi sono dedicata. 

Iniziato ieri sera, lo sto bruciando. E' un giochino colorato, che sembra disegnato da un bambino, divertente e che da assuefazione.
Nei panni di un robottino abbandonato su un pianeta in compagnia di un palloncino rosso, il giocatore deve esplorare un'intera galassia, aiutando e conoscendo svariati personaggi, per scoprire se in lui c'è "umanità" e impedire così che venga rottamato.
Girando di pianeta in pianeta, il gioco propone anche decine di test, brevi e colorati, che svelano il proprio profilo psicologico. Posso dire che da quel punto di vita il gioco è fatto molto bene perchè con me ci sta azzeccando in pieno!
I personaggi sono quasi tutti assurdi, ognuno con le proprie passioni e fobie, ognuno con un favore da chiedere al robottino, che li può aiutare dando loro oggetti vari che si raccolgono in giro. Sta al giocatore scegliere l'oggetto giusto per soddisfare le richieste dei personaggi incontrati e non sempre si azzecca al primo colpo, rischiando di far arrabbiare l'interlocutore, invece di farlo felice!
Questa pausa leggera mi accompagnerà fino a fine settimana, perchè poi me ne andrò in montagna per le mie più che meritate vacanze.
E' stato un anno lavorativo faticosissimo e non vedo l'ora di staccare un po' e di rilassarmi!
In montagna mi sta già aspettando la PlayStation 2, quindi il mondo videoludico non verrà abbandonato, almeno non del tutto!