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Al momento sto giocando a...

mercoledì 31 dicembre 2014

Felice fine 2014 videoludico!

E anche quest'anno è finito, tra giochi nuovi, giochi vecchi recuperati, platini presi, platini mancati, trofei da lancio del controller, giochi emozionanti e delusioni epocali.
Lo scorso anno avevo concluso con il platino di Sleeping Dogs, quest'anno invece concludo con il platino, preso un'oretta fa, di Far Cry 3.
Sì, sono decisamente ancora su PlayStation 3, nonostante l'arrivo di PlayStation 4.
Sulla nuova pargola ho finito Outlast e Contrast, quest'ultimo anche come 100%. Outlast no, il 100% è troppo difficile e non ci ho neanche provato!
E' anche arrivata di nuovo Lara, con Temple of Osiris, che essendo breve sto giocando solo ogni tanto per non riporlo subito.
Anche se lo dovrò giocare e rigiocare per scrivere la guida per il sito...
Sempre su PS4 ho anche provato Stick it to the man e Don't Starve. Ma si tratta sempre di giochini.
I giochi seri su PS4 ancora non li ho, quindi resto ancora su PS3 con le decine di giochi che ho ancora da iniziare!
Ieri sera infatti ho recuperato dallo scaffale Castlevania Lords of Shadow e l'ho iniziato.
Devo dire che mi è subito piaciuto. Ha qualcosa di GOW, ma in un'ambientazione più fantasy. Gabriel, il protagonista, mi piace moltissimo.
Quindi inizierò il mio 2015 con lui! E chissà se sarà anche il primo platino del nuovo anno?

Intanto ecco qui la mia degna conclusione del 2014!

sabato 6 dicembre 2014

L'evoluzione della giocatrice

Finalmente PS4 mi da la possibilità di avere un modo in più di condividere i fatti miei videoludici!
Ero scettica sulla presenza del famoso tasto "share" quando ho saputo della sua esistenza lo scorso anno. Mi sembrava eccessivo dare così tanta importanza ai social.
Ma alla fine, chi vogliamo prendere in giro? I social fanno ormai parte della nostra quotidianità e la possibilità, mai avuta su PlayStation, di poter catturare screenshot e video al volo, per poi condividere il tutto... è una gran cosa e mi ci sono buttata a pesce!
Così ho reso attivo il canale YouTube legato a questo stesso account e già ieri ho caricato due brevissimi video, che per me sono più che altro un ricordo di alcuni momenti topici e un modo per condividere piccoli frammenti dell'esperienza di gioco con gli amici.
Se poi qualche sconosciuto li guarda, ben venga... poco mi interessa. Non voglio di sicuro diventare una YouTuber!
Stessa cosa per gli screenshot, che ho caricato su Twitter. Il mio profilo è bloccato agli estranei, quindi resteranno lì come ricordo e in visione ai pochi amici che mi seguono!
E poi c'è questo blog, ovviamente!
Quindi domani o non so quando, comparirà un post di raccolta video e screenshot dedicati a Outlast.


lunedì 1 dicembre 2014

1 dicembre 2011 - 1 dicembre 2014

Credo che il primo dicembre diventerà il mio giorno preferito!
Tre anni fa andavo a comprare, dopo anni dalla sua uscita, la mia amata PlayStation 3.
Oggi, a solo un anno dal suo lancio, è arrivata anche PlayStation 4, grazie alle forze unite di tre persone che hanno pensato bene di regalarmi lei per Natale!!
Benvenuta bellezza!


sabato 22 novembre 2014

Il tentativo di farmi dubitare del Credo è miseramente fallito

Parliamo di Assassin's Creed Rogue.
Il punto più basso di tutta la serie di Assassin's Creed.
Il gioco realizzato per far sì che i giocatori che ancora non sono passati alle nuove console, stessero zitti senza lamentarsi troppo.
Perchè di questo si tratta. Un gioco-contentino per le console di vecchia generazione.
Premetto che ero molto prevenuta su questo gioco, per il fatto che ho odiato dal primo momento l'idea di giocare nei panni di un Templare e dover uccidere gli Assassini. Ma ero anche molto ben disposta a ricredermi. Non mi aspettavo niente, ma sarei stata felice di dire “cavolo, mi ero sbagliata! Hanno fatto davvero un bel gioco!”.
Ma no.

Voglio essere buona, parto dai lati positivi. Qualcuno c'è.

E' Assassin's Creed.
Quindi il gameplay bene o male è quello, c'è tutto quello che ci si aspetta da un AC.
Dai punti da sincronizzare, ai salti della fede, ai collezionabili, alle lame celate e quant'altro. Quindi da quel punto di vista, tutto ok.

Non c'è il multiplayer.
Questo per quanto mi riguarda è forse il lato positivo più positivo di tutti.

I trofei, e quindi il platino sono facili da ottenere.

Per quanto riguarda i lati negativi, da dove vogliamo iniziare? No, perchè ce ne sono talmente tanti che mi è impossibile dare un ordine. Andrò in ordine sparso, così come mi vengono in mente.

La trama.
Inesistente.
Ok, ammettiamo che poteva essere interessante (ma non per me, comunque), vedere il punto di vista dei Templari. Ci sta. Poteva essere uno spunto interessante e se sviluppato bene poteva davvero essere una cosa positiva.
Ma tolto l'input “vediamo se questi Assassini sono davvero così bravi”, quello che resta è il nulla.
Un Assassino non condivide più le azioni dei suoi confratelli e quindi decide di affrontare il suo Mentore e poi se ne va, unendosi ai Templari nel tentativo di fermare i suoi ex “fratelli” di Credo.
Boh. Fine. Tolto questo non c'è altro.
Nessun tipo di colpo di scena. Nessun sentimento. Nessuna scena emozionante. Nessun brivido.
Niente di niente di niente.
- Da qui in poi potrebbero esserci spoiler. Giocatore avvisato, mezzo salvato. -
Come un automa, il caro (caro a chi?) Shay uccide sistematicamente uno dopo l'altro tutti i suoi ex amici. I suoi insegnanti. Il suo migliore amico, unito a lui fin dall'infanzia.
E in tutto questo non c'è lo straccio di un'emozione. Il tutto si risolve in “trova il posto, insegui l'obiettivo, uccidilo”. E si va oltre.
Cos'è Assassin's Terminator?
L'apoteosi dell'assurdo e del non-sense poi si ha alla fine. Shay non batte ciglio nell'uccidere il suo migliore amico... e un attimo dopo ferma Haytham che sta per uccidere Achille, dicendo “dobbiamo mostrare pietà”.
Ah ok, nessuna pietà per quello che era come un fratello per te, ma tre secondi dopo pietà per il Mentore. Ok. Se lo dici tu, Shay.
- Fine spoiler -
E tra l'altro, se stiamo a vedere, l'avevano anche studiata bene la base della trama! Shay capisce che le azioni degli Assassini potrebbero portare alla fine del mondo... quindi è plausibilissimo il suo tirarsi indietro!
Peccato che da qui non sono più riusciti a concludere niente ed è venuto fuori questo piattume di gioco, meccanico da morire e vuoto come una zucca di halloween.

I personaggi.
Ah, ci sono dei personaggi?
Questa è un'altra delle caratteristiche che rendono il gioco vuoto e piatto. I personaggi non hanno alcuna caratterizzazione. Inutili, dimenticabili, senza emozioni.
In primis Shay.
All'inizio sembra anche leggermente simpatico, ma tutto finisce presto e dopo un po' sembra solo di guidare un pupazzo in giro per il mondo.
Non è un segreto che Assassini dei Caraibi... ehm... volevo dire Assassin's Creed Black Flag, mi abbia deluso a livello di trama, ma almeno Edward era simpatico! Nel gioco ci scappava ogni tanto qualche risata, anche solo nel vederlo ubriaco!
Ma in questo Rogue no, non si ride, non si scherza. Si uccidono gli amici e basta. Che cavolo, siate seri, non è mica un gioco!
Ah sì... vabè, non importa.
Come sono lontani i tempi delle risate a vedere cosa combinava il caro Ezio...
E vogliamo parlare delle storie di questi personaggi? Della loro vita privata?
No, non ne vogliamo parlare perchè in Rogue non esiste nulla del genere. Nessuno ha un passato, nessuno ha una storia. Tutti pupazzi buttati lì a farsi accoppare dal Pupazzone Supremo Shay.
Vogliamo allora parlare dello spessore di Shay? Dei suoi valori?
Dico solo una cosa: presta giuramento con i Templari, nonostante avesse già giurato con gli Assassini.
Forse al giorno d'oggi i giuramenti non contano più nulla, ma un giuramento solenne dovrebbe avere un gran valore. E' qualcosa di incancellabile.
Credo che questo basti per spiegare che tipo di personaggio hanno tirato fuori quei buontemponi di Ubisoft. Uno spergiuro che non si fa problemi ad uccidere i propri amici, in nome di qualcosa di cui non è nemmeno così sicuro e che poteva comunque fermare in altro modo.
Shay, sei una persona pessima.
E a proposito di persone pessime, c'è anche Haytham. Odioso come solo lui sa fare, ma a parte questo, piazzato lì anche lui con utilità prossima allo zero.  Potevano approfittare del fatto che c'è anche lui per aggiungere qualcosa al buco che c'è tra la fine di Black Flag e questo Rogue, potevano dire qualcosa di più di cosa è successo a Edward, del perchè Haytham diventa templare. Ma no, niente da fare.

Altro lato negativo sono gli Assassini.
Già. Gli amati Assassini, quei membri di una confraternita storica, quei difensori della libertà, quelle persone sagge, che agiscono nell'ombra e che arrivano quando meno te l'aspetti.
Quelle persone cariche di carisma, di un'aura di mistero. Silenziosi, letali, addestrati e inarrestabili.
I seguaci e difensori del Credo.
Ecco... in AC Rogue sono teppisti vestiti di arancione. Con l'intelligenza e la scaltrezza di un tapiro morto.
Credo che in questo caso non ci sia nemmeno bisogno che io aggiunga altro.

La coerenza.
Questa sconosciuta.
Nei panni di Shay, una volta abbandonati gli Assassini, si passerà con i Templari dalla parte degli Inglesi e contro i Francesi.
Questo bellissimo esempio di videogame fatto a caso, non ha nemmeno coerenza con i nemici sulle mappe.
Se stiamo per mare (oh sì, dopo si parlerà anche delle navi!) le navi inglesi sono indicate in azzurro, segno che sono navi amiche. Le navi francesi sono indicate in rosso, in quanto nemiche.
Perfetto. Fin qui tutto ok.
Sulla terraferma tutto cambia.
Shay libera un forte, lo toglie dalle mani degli Assassini per consegnarlo agli inglesi... e quelli un attimo dopo sono pronti ad inseguirlo per ucciderlo.
Gli Assassini sono indicati in arancione (eh, l'avevo detto che sono vestiti di arancione, no?) e gli inglesi sono indicati in rosso. SEMPRE. Anche se in teoria dovrebbero essere amici.
Ma non si tratta solo del colore... anche il comportamento è da nemici, pronti ad andare in allerta al passaggio di Shay e pronti ad attaccarlo.
Anche quando si libera un forte o un avanposto dai Francesi, c'è una simpatica scenetta di Shay che stringe la mano all'inglese di turno... e un attimo dopo se non si fa attenzione sono tutti pronti a farti a fette.
Bravi eh, l'avete fatto proprio bene questo gioco.

I bug.
Quanti bug.
Missioni completate che però non scatenano la chiusura della sequenza, con il risultato che non si può fare altro perchè il gioco avverte che “non puoi fare questo se non completi la missione”. Eh, peccato che la missione è completata ma tu non te ne sei accorto, caro il mio bel giochino.
Shay che cade in acqua e si ritrova a nuotare dentro le montagne, senza alcuna possibilità di uscirne.
Pilastri dei nativi allineati perfettamente, ma che non si aprono se non dopo aver riavviato completamente il gioco.
Più altre piccolezze di poco conto, che bene o male ci sono sempre state.

Poche innovazioni e troppe cose vecchie che non c'entrano più niente.
Alla fine, cos'ha di nuovo questo Rogue in confronto agli altri AC? Niente. Al massimo i collezionabili leggermente diversi, sai che roba.
Abbiamo di nuovo il restauro degli edifici, già visto con Ezio.
Abbiamo la caccia, già vista con Connor.
Abbiamo le battaglie navali, già viste sia con Connori (in piccolissima parte), sia con Edward (in vastissimissima parte).
Mi stanno bene i restauri, hanno abbastanza senso. Shay guadagna soldi, sarà pur libero di restaurare qualche catapecchia. Perfetto.
Ma la caccia? Quale senso ha ancora la caccia? Aveva senso con Connor, nativo Americano che caccia per mangiare. Ma con Shay che senso ha? Sport?
Stessa cosa per le battaglie navali. Erano perfettamente plausibili con Edward, in quanto pirata. Che altro doveva fare se non abbordare navi? Era il suo lavoro.
Ma Shay è un Templare che deve fermare gli Assassini... e mentre c'è ogni tanto abborda una nave francese come un qualunque pirata, uccidendo e razziando quello che trova. Superfluo, inutile e fuori luogo.

Longevità e difficoltà.
Assassin's Creed non è mai stato un gioco particolarmente difficile, sopratutto se il giocatore decide di fregarsene delle sincronizzazioni al 100%. Rogue è il massimo livello di semplicità mai raggiunto da un AC. Anche cercando di completare le sincronizzazioni al 100%, resta facile.
E corto.
Sono 7 sequenze che si fanno in pochissimo tempo, proprio perchè di una facilità estrema.
Se non fosse per tutte le cose da raccogliere e le ampie zone da esplorare, sarebbe poco più di un DLC.
A proposito di DLC... E' stato più interessante ed emozionante il DLC “grido di libertà” rispetto all'intero Rogue.

La parte nel presente.
Quasi quasi non vorrei nemmeno commentare. Non ce la faccio a descrivere una cosa così inutile. Era già inutile e senza senso in Black Flag, ma qui abbiamo superato ogni più rosea aspettativa. E' ancora più inutile!

Credo che potrei ancora tirare fuori un sacco di cose che in questo momento non mi stanno venendo in mente. E questo post arriva due giorni dopo aver finito il gioco, quindi non è assolutamente un commento a caldo.
Non voglio infierire inutilmente.
A questo punto voglio solo aspettare con serenità una PlayStation 4 con Assassin's Creed Unity.
Ho grandi aspettative sul capitolo new gen, ho l'impressione che FORSE finalmente ritroveremo il sapore che aveva la trilogia di Ezio.
I personaggi ben caratterizzati, la trama profonda, le emozioni, i colpi di scena... oltre ovviamente all'ambientazione mozzafiato di Parigi!
Spero davvero che non si riveli anche Unity una delusione.

venerdì 14 novembre 2014

Riepilogo!

E ok, ho di nuovo abbandonato questo povero blog.
Dunque, dopo il platino di GOW Ascension che ho fatto? Ho provato Batman Arkham Asylum, non ricordo nemmeno perchè.
Era un gioco avuto gratis con il PlayStation Plus e non ne sono mai stata convinta, perchè non amo i videogames tratti da film o fumetti o libri.
Ma ho voluto vedere com'era questo gioco e... mi sono ricreduta. Mi sono divertita molto a giocarlo, è fatto molto bene ed è un mix di diversi generi.
Ovviamente è un action, ma ci sono parti più stealth, parti in stile picchiaduro con tanto di combo e persino parti platform.
Ci sono praticamente tutti  i personaggi della saga di Batman, in primis Jocker. Mancano il pinguino e due facce.
Ci sono anche diversi collezionabili da trovare e alcuni enigmi da risolvere, non legati alla storia ma legati al completamento al 100% e ai trofei.
Oltre alla storia, c'è un'ampia parte di sfide, suddivise in sfide di combattimento e sfide stealth, in cui bisogna eliminare i nemici senza farsi vedere e rispettando alcuni parametri per guadagnare medaglie. Parte divertente, ma snervante se si punta ai trofei.
I trofei.
Il gioco l'ho finito e non me ne mancano molti al platino. Uno è quello della modalità difficile di gioco, quindi dovrò rigiocarlo tutto una seconda volta, cosa che non mi pesa più di tanto.
I trofei più rognosi sono proprio quelli legati alla modalità sfida. Bisogna infatti prendere tutte e tre le medaglie punteggio, in tutte le sfide presenti, che sono una ventina.
Una cosa lunghissima e a tratti un po' frustrante.

Tolto il buon Cavaliere Oscuro, ho iniziato Far Cry 3. Anche in questo caso non era previsto.
Ma l'amica Iris ne ha parlato bene, sopratutto della parte co-op. Anche questo gioco ce l'ho grazie al PlayStation Plus e il passo è stato breve: giochiamo insieme!
In realtà non abbiamo giocato insieme nemmeno una volta... Ma almeno ho iniziato la storia.
Comandi pessimi, li odio.
A parte questo trovo un sacco di similitudini con Assassin's Creed, anche se è in prima persona e la storia, l'ambientazione e la trama sono totalmente diversi.
Ma il tipo di mappa, la caccia agli animali per costruire equipaggiamento, sbloccare i ripetitori per svelare missioni e aree... tutte cose già viste in AC. Non per niente stiamo sempre parlando di Ubisoft!
Il gioco comunque non mi sembra male, anche se non ci ho giocato ancora molto.

E temo che per un po' verrà abbandonato. Perchè gli Assassini sono tornati.
Più o meno.
Sono sicuramente tornati su PlayStation 4, che non ho. Quindi Assassin's Creed Unity dovrà aspettare e io nel frattempo cerco di non pensarci. Cosa difficile, ma non posso fare altro!
Per consolare noi poveracci che non possono permettersi una console nuova, hanno fatto uscire in contemporanea Assassin's Creed Rogue.
Peccato che non si gioca nei panni di un Assassino, bensì di un Templare.
Ecco.
Dal momento in cui l'hanno annunciato ho deciso che non sarei stata in grado di giocare nei panni di un Templare che uccide Assassini. Oltretutto ci sono di nuovo le battaglie navali come in AC IV.
Non è il gioco per me.
Ma poi la fame di Assassin's Creed ha preso il sopravvento e presa da un'impulso improvviso, sabato scorso l'ho ordinato.
Sorvoliamo sulle varie vicissitudini legate all'acquisto (soldi persi, acquisto fatto due volte, ritardi nella consegna...), il gioco è nelle mie mani da oggi pomeriggio e dopo cena lo inizierò.
Nonostante il terrore che non mi piaccia, nonostante la nausea all'idea di giocare contro il Credo... sono emozionata, così come lo sono ogni volta che inizio un nuovo AC.
Insomma, non vedo l'ora di ritrovare il suo inconfondibile stile, il suo gameplay, le lame celate e tutto il corollario.
Anche nei panni di un Templare.
Sì, ce la posso fare!

mercoledì 8 ottobre 2014

Dove eravamo rimasti?

Sono entrata in pausa di riflessione.
Pausa dai videogames e di conseguenza anche da questo blog.
Dopo inFamous mi sono accorta che, nonostante i tantissimi giochi accumulati da giocare, non mi veniva voglia di iniziarne nessuno.
Nessun genere mi attirava particolarmente. Mi sono ritrovata ad installare tre giochi diversi, ad iniziarli... e ad abbandonarli dopo pochi minuti.
Alla fine comunque ho iniziato e terminato God of war Ascension, che mi è piaciuto molto, nonostante le critiche.
Completato lui, ho iniziato la strada verso il platino... finchè mi sono lasciata trasportare da altre mie passioni e non ho acceso la play per quasi due settimane.
Sono tornata ad occuparmi dei miei libri e della lettura, ho messo a posto anche la libreria che ne aveva bisogno da tempo. Ho partecipato ad un paio di fiere e per camuffarmi al meglio tra la moltitudine di cosplayers... ho indossato per la prima volte il mio costume di Elaine Marley.
Inutile dire che, tra il fatto che il gioco è molto vecchio e che il costume ha bisogno di alcune modifiche, nessuno mi ha riconosciuto se non dopo aver accennato "... hai presente Monkey Island... ?". A quel punto tutti capivano al volo!
Lo scopo comunque era divertirmi ed è stato pienamente raggiunto!
Come conseguenza al cosplay, tra le altre cose, ho occupato parte del mio tempo anche con lavori di cucito. 
Tornando a GOW, alla fine l'ho ripreso due o tre giorni fa e stasera è arrivato il suo platino.
Platino numero 30 per me!


martedì 26 agosto 2014

Una nuova saga si aggiunge

Una nuova saga si aggiunge a quelle che già seguo.
Si tratta di inFamous. Ho scaricato mesi fa il 2 tramite PS Plus e avevo provato il demo del primo. Sempre mesi fa, il primo l'ho trovato ad un prezzo stracciato, ora non ricordo neanche più dove!
Al ritorno dalla montagna ho deciso di fregarmene dei vari platini in sospeso (che si accumulano... si accumulano...) e ho deciso di iniziare un gioco nuovo. Ho scelto appunto il primo inFamous.
Mi ha catturata dai primi minuti, è fighissimo!
E' uno di quei giochi in cui la trama alla fine è secondaria e ci si bada poco, perchè tutto il divertimento sta nel gameplay. Dinamico, divertente, appassionante.
Il protagonista Cole dopo un'esplosione ha aquisito il potere di utilizzare l'elettricità come arma e da quel momento si va in giro in una città distrutta e in quarantena, popolata di nemici, saltando, arrampicandosi sui palazzi, sprando fulmini a gran forza, cavalcando rotaie e fili dell'alta tensione e volando.
Per una volta non ci si deve minimamente preoccupare di prendere le misure prima di fare un salto, perchè tanto Cole semplicemente non si fa neanche un graffio, neanche se cade da un mega grattacielo.
L'unico modo per morire è buttarlo in acqua (acqua ed elettricità, in effetti, non vanno molto d'accordo...), oppure nello scontro con i nemici, che a volte sono abbastanza carogne.
Il gioco in sè comunque non è particolarmente difficile, in linea con altri free roaming ci sono moltissime missioni da fare e collezionabili da cercare. Quindi il tempo passa in fretta e con piacere.
Il giocatore può anche decidere se giocare in modo buono o cattivo. Cole infatti viene spesso posto davanti ad una scelta, che cambierà il suo karma e di conseguenza anche la sua reputazione con i superstiti nella città, i suoi poteri e persino il suo aspetto.
Sicuramente come gioco ha qualche lacuna, ma niente di importante se si cerca un intrattenimento piacevole e divertente, senza tante paranoie.
A me ha dato assuefazione e faccio veramente fatica a staccarmene. Sono a casa e sono ancora in vacanza... e la sera ci sto giocando fino alle 3/4 di notte!

A questo punto non ho potuto fare a meno di aggiungere il terzo (inFamous Second Son) alla lista di giochi che voglio su PS4, quando arriverà finalmente anche a casa mia!
Il secondo come dicevo ce l'ho già, in formato digitale, ma magari se lo trovo ad un buon prezzo lo prendo anche in versione retail, così li avrò tutti e tre nella mia collezione!

Nel frattempo mi è anche tornato in mente dove ho comprato inFamous. Faceva parte del mio acquisto di 4 giochi a 9,90 euro l'uno, comprati allo stand MediaWorld presso il bellissimo GamesWeek di Milano, ad ottobre dello scorso anno.
Ecco la fotina di rito fatta all'epoca...Uncharted 2, God of War Collection 2, inFamous e God of War III!! Belli di mamma!


sabato 9 agosto 2014

Un senso alla presunta arte

Torno su Proteus dopo il post di oggi.
Il primo post era dopo una ventina di minuti di gioco, ma questo post arriva dopo un'intera serata, quattro run complete e lista trofei completata al 100%.
Non ho cambiato idea. Resta un gioco brutto da vedere, brutto da sentire e con emozioni zero.
E io sono una persona che si emoziona veramente con poco. Sono in grado di piangere anche per una pubblicità, per una canzone, per una battuta in un telefilm (telefilm anche scemo, magari).
Ma torniamo al gioco.

Gli ho dato una seconda possibilità grazie alla mia mania di completismo. Avere il gioco installato, con un solo trofeo preso (in modo del tutto casuale durante i primi minuti di gioco), mi irritava.
Quindi ho letto la lista trofei, che non svela niente perchè le descrizioni sono una sorta di poesie (vabè).
Per trovare un senso, ho cercato una guida e qualcosa ho trovato, anche se sicuramente non fioccano guide in ogni dove, non essendo un gioco tripla A.
Leggendo quindi le descrizioni per prendere i trofei, ho scoperto qualcosa in più. Qualcosa che ha dato un minimo di senso al mio voler proseguire.

Ho scoperto che l'isola cambia ad ogni partita, ma nonostante questo ci sono alcuni punti di riferimento fissi, presenti sempre anche se posizionati in modo diverso.
Una casa, delle torri, dei totem, un cimitero e un cerchio di pietre in stile Stonehenge. Ovviamente niente di tutto questo consente una minima interazione. Il tutto è lì solo per essere guardato, e non è neanche un bel vedere.
L'unica cosa che permette di interagire è il cerchio di pietre, il quale funge da portale.
Per dove?
Per un'altra stagione.
Il gioco inizia infatti in primavera, la telecamera si apre come un occhio e ci si ritrova davanti l'isola da girare, ovviamente in prima persona. Ma una volta trovato il cerchio di pietre, ci si può posizionare al centro e si viene trasportati di stagione in stagione, fino ad arrivare all'inverno.
Ovviamente cambiano i colori, cambiano i suoni (che restano comunque fastidiosi), cambiano le poche bestioline pixellose che si incontrano. E basta, non cambia nient'altro.
Solo l'autunno ha qualcosa di (totalmente inutile) in più. Di notte infatti andando nei punti di riferimento accadono degli eventi.
Eventi che non svelano niente e che non servono a niente. Giusto ad ottenere un trofeo. DLING!
Di stagione in stagione insomma si arriva all'inverno e ci si accorge subito che il portale al centro del cerchio di pietre non reagisce più.
Che fare quindi?
Beh, si gironzola, ovviamente. Fino a scoprire che dove ci sono fiocchi di neve... si può fluttuare nel cielo.
E fluttuando fluttuando ci si avvicina alla luna... e dopo qualche minuto in cui ci si chiede "e quindi? mi è crashato il gioco forse?", visto che non accade  nulla e non ci si può più muovere, la telecamera richiude il suo occhio e il gioco finisce  (e dlinga un trofeo, tanto per).

Ok.
Vogliamo trovare un senso a questo girovagare tra i pixel? L'unica cosa che mi viene in mente è il ciclo della vita. Nascita, stagioni della vita fino all'inverno... morte.
Nel caso in cui qualcuno si fosse dimenticato qual è il ciclo della vita. Si sa mai. Meglio avere un gioco pixelloso a ricordacelo.

Ovviamente l'ho già disinstallato dalla mia povera Play.
Sicuramente è stato il 100% più veloce della mia carriera di videogiocatrice!

venerdì 8 agosto 2014

Quando si esagera con il voler essere "profondi"

Ultimamente sono usciti diversi titoli, sopratutto indie, che non volevano essere dei veri e propri videogames, ma che puntavano di più sull'esperienza visiva, sensoriale, emozionale.
Basta pensare a Journey, Flower o altri titoli su PC come Gone Home.
Poi il PlayStation Plus inserisce tra i titoli gratuiti di agosto questo "Proteus".
Non conoscendolo vado a leggere una recensione e mi imbatto in quella di un sito che non voglio linkare perchè non merita di guadagnare visualizzazioni. Si chiama The Shelter Network, comunque.
Questo sito nel suo articolo cita: una meravigliosa musica ambient, suoni affascinanti e meravigliosi, meraviglie di una natura selvaggia, vegetazione lussureggiante, buffe creature, affascinanti strutture, maestria di realizzazione nel ciclo giorno e notte, cura maniacale con cui sono state caratterizzate le condizioni climatiche.
E per concludere, dichiara che per apprezzarlo dipende tutto dalla propria sensibilità.

Leggendo tutto questo uno si aspetta qualcosa di veramente bello da vedere ed ascoltare.
Ebbene, non è così.
La musica ambient è una musichetta insopportabile fatta di note acute come quelle di uno xilofono, i suoni affascinanti sono a tratti la pioggia e alcuni versetti di qualche "coso" che si incontra durante l'esplorazione.
Ah sì, si tratta semplicemente di esplorare un'isola, senza fare assolutamente nient'altro.
Il tutto è disegnato con una grafica a pixel degna dei primi anni '80 (e io amo i pixel, ma quando è troppo è troppo).
Erba verde, croci gialle realizzate con quattro pixel e che dovrebbero essere fiori, alberi ovunque, tutti uguali e tanta tanta noia e fastidio per questa "musica ambient" sempre presente.
Bello il ciclo giorno notte sì, il cielo cambia colore in modo graduale, la luna sorge dal mare... peccato che anche quest'ultima è un'enorme sfera con le sfaccettature dei pixel.

Io ho sempre difeso i giochi che, pur non avendo una grafica sublime, avevano comunque qualcosa di veramente bello da regalare (Lone Survivor è un esempio), così come ho sempre difeso i giochi-non-giochi.
Ma qui si esagera. Sulla falsariga di altri giochi che puntavano più sull'esperienza che sull'intrattenimento, ho l'impressione che questo Proteus sia stato pompato per quello che non è.
Il riassunto perfetto di quanto ho pensato anche io l'ha dato un lettore di quella recensione:

Il problema dell'arte spesso è che si da ingiustamente peso a scempiagini volutamente prive di senso. Una musichetta piazzata qui e la, qualche pixel colorato con paint, e il gioco è fatto... Se non capisci PROTEUS sei uno stolto che non capisce l'arte! Intanto per uno screen-sever di win95 (perchè di questo si tratta) bisogna sborsare 12euro. A me è sembrata una presa per il culo! Un programmino da 15mb tirato su in mezza giornata, spacciato per un esperienza profonda e riflessiva ma in realtá patetica, ripetitiva e priva di senso alcuno!
Se volete un'esperienza profonda e riflessiva vedetevi un film di DAVID LYNCH!


Amen.

Detto questo, voglio comunque provare a dedicargli ancora qualche minuto... fosse mai che mi sono sbagliata!
Ne dubito.

giovedì 7 agosto 2014

Il punto prima delle vacanze

Sto clamorosamente trascurando questo blog, lo so.
Ma questo non vuol dire che io stia anche trascurando i videogames... questo mai!

L'ultimo post era relativo a Bayonetta e dopo di lei mi è venuta un'incontenibile voglia di giocare con la mia Lara. Quindi mi sono buttata su Tomb Raider Legend, che non avevo mai giocato su PS3.
Così ho potuto platinarlo e anche revisionare e arricchire la soluzione sul mio sito.
Legend rimane senza dubbio un Tomb Raider fascinoso, con una Lara in gran forma... ma un gioco di una semplicità imbarazzante anche a livello massimo! Lontano anni luce dalla difficoltà dei primi Tomb Raider.

Finito Legend, mi è venuta voglia di tornare a trovare Big Boss, quindi ho iniziato a giocare a Metal Gear Solid Peace Walker. Delusione totale.
Dopo il capolavoro assoluto che è MGS Snake Eater, leggendo alcuni commenti che definivano anche Peace Walker un capolavoro, mi aspettavo molto di più. Capisco che originariamente era un gioco destinato solo alla PSP, con tutti i limiti del caso. Però manca lo spessore che aveva Snake Eater, che mi aveva fatto piangere, ridere, appassionare, stupire, arrabbiare...
Peace Walker ha di bello una componente più strategica (e a me i giochi strategici piacciono), ma a lungo andare diventa ripetitivo. Le missioni sono molto corte e tutte con la stessa meccanica: vai, uccidi, torna.
I colpi di scena non sono particolarmente stupefacenti, l'ironia di Big Boss viene fuori molto meno rispetto a Snake Eater e la trama è meno interessante.
Tutto sommato non è un brutto gioco, l'ho giocato e finito volentieri. Mi sto ancora dedicando alle innumerevoli missioni secondarie e alle mille cose che ci sono da fare al di fuori della storia principale. A lungo andare comunque anche le missioni secondarie mi hanno un po' stancato e mi è venuta voglia di dedicarmi ed un gioco leggero, senza uccisioni, senza armi, senza frenesia. La scelta non è stata facile perchè non ho molti giochi di questo genere. Ma fortunatamente il PlayStation Plus mi aveva regalato Doki Doki Universe, ed è a lui che mi sono dedicata. 

Iniziato ieri sera, lo sto bruciando. E' un giochino colorato, che sembra disegnato da un bambino, divertente e che da assuefazione.
Nei panni di un robottino abbandonato su un pianeta in compagnia di un palloncino rosso, il giocatore deve esplorare un'intera galassia, aiutando e conoscendo svariati personaggi, per scoprire se in lui c'è "umanità" e impedire così che venga rottamato.
Girando di pianeta in pianeta, il gioco propone anche decine di test, brevi e colorati, che svelano il proprio profilo psicologico. Posso dire che da quel punto di vita il gioco è fatto molto bene perchè con me ci sta azzeccando in pieno!
I personaggi sono quasi tutti assurdi, ognuno con le proprie passioni e fobie, ognuno con un favore da chiedere al robottino, che li può aiutare dando loro oggetti vari che si raccolgono in giro. Sta al giocatore scegliere l'oggetto giusto per soddisfare le richieste dei personaggi incontrati e non sempre si azzecca al primo colpo, rischiando di far arrabbiare l'interlocutore, invece di farlo felice!
Questa pausa leggera mi accompagnerà fino a fine settimana, perchè poi me ne andrò in montagna per le mie più che meritate vacanze.
E' stato un anno lavorativo faticosissimo e non vedo l'ora di staccare un po' e di rilassarmi!
In montagna mi sta già aspettando la PlayStation 2, quindi il mondo videoludico non verrà abbandonato, almeno non del tutto!

venerdì 11 luglio 2014

Errori di giudizio videoludico!

Lo ammetto, pensavo che non avrei mai scritto questo post. O meglio, pensavo che non avrei mai scritto un post su Bayonetta.  Invece eccomi qui, con diverse cose da dire e con gran ritardo!

Bayonetta è un gioco che ho quasi detestato, così, a pelle.
La protagonista non mi è piaciuta per niente nei primi trailer che ho visto e non mi è piaciuta nemmeno quando il gioco mi è stato prestato per provarlo.
Niente da fare, antipatia pura.
La trovavo volgare, oltre la mia tolleranza.
Oltre a questa antipatia, non sono una fan sfegatata dei giochi così frenetici.

Eppure tutti quegli amici che la adorano... amici con i quali condivido ampiamente i gusti videoludici. Possibile che mi sia così clamorosamente sbagliata su questo gioco?
Il tarlo del possibile errore di valutazione mi è entrato in testa... fino a quando nel mercatino dell'usato sotto casa ho trovato il gioco a 8 euro.
L'ho preso, assieme ad un altro gioco che mi lasciava perplessa quasi quanto lui, ossia Prototype. Praticamente due acquisti super economici e super azzardati!

Sono passati mesi dall'acquisto e improvvisamente il 20 giugno mi è venuta l'ispirazione di giocarlo per staccare completamente dal West di Red Dead Redemption.
E sì, mi ero clamorosamente sbagliata.
Tutta la volgarità che vedevo nel personaggio Bayonetta, scompare dopo pochi minuti di gioco. Il fastidio che mi dava il suo atteggiamento si è trasformato in simpatia, perchè alla fine non è volgare... è semplicemente sopra le righe, ironica, esagerata. Sexy per carità... ma sembra che la prima a non prendersi sul serio sia proprio lei. E giocando, scoprendo la storia, viene fuori un'insospettabile dolcezza che la rende più normale di quello che sembra.

Il fastidio per la frenesia del gioco, quello un po' è rimasto. Non sono mai riuscita a giocarci per più di un'oretta di seguito. Ma nonostante questo non riuscivo a staccarmene e dopo un po' di pausa tornavo sempre a giocare.
La storia è coinvolgente, la trama accattivante e anche un po' complicata da seguire, gli ambienti belli da vedere e ho trovato tante difficoltà che nei giochi moderni non esistono più.
In primis i vari boss di fine livello, con i quali devi scoprire la strategia giusta e che riesci a sconfiggere solo dopo innumerevoli tentativi. Proprio come un volta.
Per il boss finale ci ho messo nientemeno che TRE ore...
I personaggi sono tutti ben caratterizzati, i dialoghi sono divertenti, ci sono collezionabili da cercare e aree secondarie da esplorare. Oltre ovviamente ai potenziamenti, alle armi e alle mille combo utilizzabili nei combattimenti.
I combattimenti, centro vitale del gioco, sono effettivamente molto ma molto frenetici, velocissimi e pieni di colore. Ma ci si fa l'abitudine in fretta e dopo un po' si iniziano ad usare con disinvoltura le combo, scoprendo le preferite per il proprio metodo di gioco.
Tutto è esagerato, sopra le righe, spassoso... tanto da non voler smettere di giocare. Ma a volte capita anche che si abbia voglia di smettere e di essere lontani dalla fine del livello. In quel caso, o si rinuncia ai progressi fatti, o si lascia la console accesa, o si continua a giocare fino a terminare il capitolo, perchè anche se ci sono i checkpoint, al caricamento dopo aver spento il gioco, riprende dall'inizio del capitolo.
Questo a volte si è rivelato un po' fastidioso, sopratutto quando il capitolo si rivelava lunghissimo e si erano sconfitti innumerevoli mostri.
Il gioco è anche abbastanza longevo, più che altro perchè se non si gioca alla modalità più facile, alcuni scontri possono far girare parecchio le scatole. Oltre al fatto che quando si pensa di aver finito, in realtà si è ancora lontani dalla vera fine.

Concludendo, Bayonetta magari non sarà entrata nella mia top ten di personaggi preferiti, ma sicuramente l'antipatia è scomparsa del tutto, ribaltata in simpatia.
Forse non avrò più voglia di prenderlo in mano per puntare al platino, o forse sì. Intanto per ora l'ho accantonato, dopo averlo terminato in modalità normale e ricominciato nella modalità più difficile.
Dopo di lui sono tornata al mio amore Lara, ma di lei si parlerà in un altro post!
Non c'è spazio per due donne con una personalità così forte nello stesso post.







venerdì 20 giugno 2014

Ma che fatica questo West!

Post di lamentela per una povera piccola completista (io), che è obbligata a cacciare trofei anche in partite online.
Lunghe partite online.

Red Dead Redemption è un gioco leggermente avaro di trofei durante la parte di storia. Ma, una volta finita quella, se si ha voglia di girare ancora un po', non è complicato raggiungere il 100% e ottenere tutti i trofei offline.
Cosa che ho fatto ieri sera, quando ho preso proprio l'ultimo!
Ma la bestia nera sono i trofei online. Non tantissimi, ma lunghi e alcuni anche complicati se non si trova qualcuno per boostare.

Detto questo... Forse per ora sarà uno di quei giochi che verranno accantonati, in favore di un gioco nuovo tra tutti quelli che ho da giocare.
Nella stessa situazione di trova anche Assassin's Creed Brotherhood, l'unico AC che non ho platinato, per colpa dei trofei online. E probabilmente resterà non platinato, perchè non c'è più NESSUNO che lo gioca online.

La tristezza...

domenica 15 giugno 2014

Poche ore che lasciano un segno

Avevo messo "Gone Home" nella mia wishlist di videogames per PC mesi fa. Steam l'ha messo in offerta mercoledì e ne ho approfittato.
Vedendo l'immagine di copertina e qualche screenshot, parecchia gente si è ingannata, pensando di essere di fronte ad un videogame horror. Niente di più sbagliato.
Mi sono subito documentata e già dalle descrizioni non trovavo niente di horror in questo gioco, ma un po' il dubbio restava, anche perchè alcuni siti ancora lo catalogavano così.
Ma finalmente l'ho giocato, e finito. E l'unica cosa che posso dire è che forse gli sviluppatori l'hanno fatto apposta a lasciare questo dubbio, perchè invece ci si ritrova di fronte ad una storia molto intensa, ci si aspetta una cosa e invece è tutt'altro.

Tutto inizia quando la protagonista, che vediamo solo attraverso la foto del passaporto, torna a casa dopo un lungo viaggio all'estero. A casa dovrebbero esserci genitori e sorella minore ad attenderla, invece la grande casa è deserta. La prima cosa che Katie vede è un biglietto della sorella, con il quale la avvisa di essersene andata e di non voler essere ritrovata.
Il gioco è in prima persona e il gameplay si basa completamente sull'esplorazione della grande casa di famiglia.
Da quel momento si entra e, accompagnati solo dai rumori di un temporale e dalla musica di sottofondo, saremo liberi di esplorare tutta la casa, interagendo con moltissimi oggetti e leggendo una quantità enorme di documenti, lettere, cartoline, bigliettini, post-it... tutti pezzetti di storia dei membri della famiglia. Elementi da leggere per scoprire dove sono finiti tutti, ma sopratutto per scoprire la storia di Sam, la sorella minore di Katie.
La protagonista pensava di vivere in una famiglia perfetta, inviava a casa cartoline allegre e felici (cartoline che troveremo in casa), mentre a casa non era tutto tranquillo e lineare, come scopriremo
Ma in tutto questo non c'è assolutamente niente di sovrannaturale o di spaventoso.
E' semplimente una storia intensa di un'adolescente, alle prese con se stessa e con la reazione dei genitori al suo modo di essere. Il tutto contornato dalle storie personali dei genitori stessi.

Il giocatore può tranquillamente lasciar stare buona parte degli oggetti e cercare solo quelli dedicati a Sam, seguendo così solo la storia principale. Ogni volta che verrà esaminato un oggetto legato a Sam, la sua stessa voce narrante svelerà al giocatore nuovi particolari, fino ad arrivare alla conclusione.
Per non annoiare troppo il giocatore, sono state aggiunte aree della casa non immediatamente esplorabili, ma sbloccabili solo dopo aver esplorato e trovato le chiavi. Oltre ad alcuni passaggi segreti scoperti proprio da Sam e riportati su mappe disegnate a mano, lasciate in intercapedini nascoste nella casa.
Tutto questo aggiunge una vena un po' più ludica a quello che altrimenti sarebbe solo un ambiente interattivo da leggere e scoprire piano piano.

Concludendo, gioco consigliatissimo a chi vuole scoprire una bella storia nascosta in un punta e clicca e a chi vuole passare qualche ora (un paio) lontano da spratorie, mostri, frenetismo e trame complicate. In cambio avrà una storia toccante e il piacere di aver scoperto un videogame diverso.
Sconsigliato a chi non ha dimestichezza con l'inglese, perchè la versione PC è totalmente in questa lingua. In questo caso forse conviene attendere la versione console che sta per uscire, perchè magari verranno aggiunte altre lingue, almeno nei sottotitoli.
Sconsigliato anche a chi pensava di trovarsi di fronte ad un gioco horror!


venerdì 13 giugno 2014

Record personali e graditi ritorni

Settimana intensa per un videogamer questa! E' in corso l'E3, il mega salone dove ogni anno viene presentato praticamente tutto quello ci aspetterà da qui fino alla fine del prossimo anno.
Ma prima di parlare dei due annunci che mi hanno fatto battere il cuore... riepiloghiamo un attimo la mia situazione!

Con Murdered Soul Suspect ho battuto il mio record personale di velocità platinaggio gioco: 5 giorni.
Che ovviamente non vuol dire che ho giocato per 5 giorni ininterrottamente senza mangiare nè dormire, vuol dire 5 serate. Se avessi saputo che il gioco non memorizzava i progressi una volta finita la storia, l'avrei platinato anche prima.
Ma al termine della prima run ho dovuto rigiocarlo completamente una seconda volta e riprendere da capo tutti i collezionabili.
Anche così si è comunque rivelato un platino di una facilità davvero estrema, in assoluto il più facile e liscio della mia carriera di videogiocatrice!
Ho quindi archiviato ufficialmente Ronan, che mi ha tenuto compagnia per poco, ma che è stato un ottimo compagno per qualche sera! Confermo la buona opinione che avevo di questo gioco dopo poche ore. Anche dopo due run complete, resta un bellissimo gioco che non mi ha mai annoiata o stufata.
Ed ecco qui il mio notturno platino...



Riposto Murdered sullo scaffale, è scattata la domanda: e ora?
L'idea iniziale era di buttarmi su MGS Peace Walker, ma guardando l'elenco dei videogames giocati su PS3 in questi due anni e mezzo, mi è caduto l'occhio su Assassin's Creed Brotherhood. Gioco ovviamente finito, ma mai platinato a causa dei trofei multiplayer e di un altro che non riuscivo a prendere.
Beh, presa da improvvisa ispirazione, ho messo ACB nella console e in un attimo sono tornata tra le braccia di Ezio! Lo amo. E basta.
Dopo un po' di tentativi ho finalmente sboccato, dopo due anni, il trofeo incriminato, più altri due online.
Adesso mi sa che mi tocca fermarmi qui, perchè online non c'è anima viva che giochi ancora ad ACB. Temo che resterà il mio unico AC non platinato.
Che amarezza.

Siccome ieri non avevo sonno e Steam me l'ha messo in offerta, ho comprato, installato e giocato per mezz'oretta il particolarissimo Gone Home.
Particolare perchè è un gioco punta e clicca solo esplorativo, in prima persona. Bisogna esplorare ogni angolo di una grandissima casa, per permettere alla protagonista di capire che fine ha fatto la sua famiglia, visto che al suo ritorno dopo un anno all'estero, non era a casa ad accoglierla.
Non ho ancora un'opinione particolare, ci ho giocato troppo poco!

Veniamo quindi all'E3!
Tre colpi al cuore: l'annuncio del nuovo Tomb Raider, l'annuncio di un nuovo spin-off di Lara e nuovi trailer e informazioni su Assassin's Creed Unity.
Come fansite ufficiale di TR, di solito ricevevo il materiale e gli aggiornamenti su Tomb Raider in anteprima, ma questa volta hanno taciuto fino all'ultimo, quindi tutto è stato una sorpresa anche per me.
Sono combattuta però. Dopo aver visto il trailer di annuncio, questo Rise of the Tomb Raider non mi ha provocato grandi emozioni. Quindi attendo di vedere di più.
Mi ha fatto sorridere di più Lara Croft and the Temple of Osiris. Trovo che Lara Croft and the Guardian of Light sia un gioco carinissimo che mi aveva divertito parecchio, quindi questo sequel mi fa davvero piacere e rivedere Lara nei suoi vecchi panni e con la sua vecchia identità, è sempre una grandissima gioia.
Chi invece mi ha emozionata davvero è stato Assassin's Creed Unity. Il trailer mi fa venire la pelle d'oca e andrei adesso a comprarmi una PS4 per aspettare ottobre e iniziare a giocarlo! Lo scorso anno ero rimasta delusa dalle prime informazioni su AC Black Flag, questa volta invece sono entusiasta.
Vedo un ritorno alle atmosfere del passato e l'ambientazione durante la rivoluzione francese mi sembra perfetta per un AC. Il nuovo Assassino, Arno Dorian, mi piace moltissimo... e nel trailer lui e gli altri tre Assassini sono di una figaggine senza pari!
Sì, ci sono altri tre Assassini. Il gioco si potrà giocare in co-op fino a quattro giocatori. Non che mi interessi particolarmente... amo giocare da sola.

Insomma... Mi serve una PS4.



venerdì 6 giugno 2014

I fantasmi sono tra noi!

Oggi parlerò di un titolo che aspettavo da mesi, incuriosita da lui dal primo sguardo: mi riferisco a Murdered: Soul Suspect, uscito ufficialmente oggi.
Ma io ce l'ho da ieri!
Pre-ordinato il 1 aprile su multiplayer.com, sono stati così cortesi da mandarmelo con un giorno di anticipo e quindi per la prima volta ho trasgredito, rompendo un day one. ah ah ah!

Dunque, alcune critiche da espertoni di settore lo definivano molto semplice e lineare. Dopo averlo giocato, posso anche essere d'accordo. Con la differenza che in questo caso per me non è un difetto.
Per chi non avesse idea di che gioco sia, stiamo parlando di un'avventura investigativa, nei panni di un... morto.
Impersoneremo infatti Ronan, un poliziotto dal passato burrascoso, ucciso dal serial killer sul quale stava indagando. Bloccato in una sorta di limbo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, Ronan dovrà risolvere il caso per poter abbandonare definitivamente il mondo reale.
Credo che l'intento degli sviluppatori non fosse nè far paura, nè tantomeno complicare la vita al giocatore con enigmi cervellotici o scontri a fuoco da sparatutto.
Murdered è un gioco molto tranquillo, che punta tutto o quasi sull'atmosfera.
Il mondo reale, visto con gli occhi di Ronan, si riempie infatti di elementi dell'aldilà, frammenti del passato come antiche costruzioni, o anime vaganti, visibili solo ai fantasmi.
E' un gioco che va preso con calma, per godersi gli ambienti e i vari dettagli. Tra gli elementi "irreali", ce ne sono alcuni con i quali Ronan può interagire, svelandoli e scoprendo nuove sfaccettature del passato, della sua stessa storia o di altri personaggi.

La parte investigativa non è niente di complicato. Ci si ritrova in una zona da esplorare, ci viene detto da subito quanti indizi ci sono da trovare e bisogna semplicemente interagire per scoprirli. Un po' come succede nei punta-e-clicca.
Una volta trovati abbastanza indizi, si può provare a dare la soluzione alla domanda specifica che Ronan sta cercando di risolvere. Tentativi infiniti sono a disposizione del giocatore, quindi si può serenamente sbagliare e ritentare, quante volte si vuole.

Ronan è un fantasma quindi, anche se ex-poliziotto, non andrà certo in giro a sparare. Ma potrà sfruttare altri poteri, come il prendere possesso di un vivo per leggergli nel pensiero, o guardare attraverso i suoi occhi. Ronan potrà passare attraverso i muri e prendere possesso di animali per raggiungere zone altrimenti irraggiungibili.

Se ci si dedica solo alla storia principale, il gioco può a lungo andare sembrare ripetitivo. Quindi in giro ci sono decine e decine di collezionabili e piccole side-quest. Potremo ad esempio aiutare altre anime intrappolate come Ronan, permettendo loro di raggiungere la pace nell'aldilà.
Tra il collezionabili ci sono ritagli di giornale e informazioni sul serial killer, oppure una bellissima parte di ricordi della moglie di Ronan, morta anche lei tragicamente qualche anno prima.
A dare invece un tocco di adrenalina ci pensano i demoni.
Ronan infatti non potrà sempre andare a zonzo liberamente ed etereo... perchè tra le anime dei morti si nascondono anche demoni pronti a divorarlo.
In questo caso possiamo sfruttare proprio le anime dei morti per sfuggire ai demoni, oppure sfruttare altri elementi per distrarli e poi attaccarli alle spalle e distruggerli. Niente di particolarmente complicato, ma regalano al gioco un po' di ansia e qualche corsa!

Personalmente penso che gli unici difetti siano: il doppiaggio italiano, non proprio superlativo e a tratti abbastanza piatto; i passanti con cui Ronan può interagire, tra i quali ci sono diversi cloni, che danno risposte sempre uguali.

Insomma, non è un gioco che mi sentirei di consigliare a chi ama gli sparatutto, nè tantomeno a chi si aspetta un gioco horror. Ma se si vuole provare un gioco con una bellissima atmosfera un po' dark e esoterica, un gioco da guardare quasi come un film interattivo, un gioco con una trama forse non così originale ma comunque interessante e coinvolgente, allora Murdered: Soul Suspect è perfetto.
Scorre veloce, non è mai frustrante e permette di passare qualche ora molto piacevole.
Inoltre, per chi come me fosse un completista e appassionato di trofei/obiettivi, Murdered è MOLTO generoso in questo senso.
In una serata di gioco, due o tre ore, ho raccolto il 33%  dei trofei, senza fare niente di particolare se non giocare la mia partita senza pensieri, girovagando, raccogliendo, indagando, aiutando e svelando.

Concludo con la foto della mia bella edizione limitata! Comprendente gioco, diario e codice per sbloccare la mappa interattiva:




martedì 3 giugno 2014

La bellezza del Far West

Ieri ho completato la parte di storia di Red Dead Redemption.
Finale non proprio digeribile e un po' fastidioso perchè gli sviluppatori potevano tranquillamente evitarselo... ma tant'è. Per fortuna tutto il gioco è bello e si può chiudere un occhio sul fastidio provato nel finale.
Ovviamente aver terminato la storia non vuol dire aver completato il gioco al 100%. E infatti da ieri sto continuando a girare nelle praterie e nei deserti, completando missioni, favori, ricerche varie e sfide.
Ad un passo dalla fine definitiva posso però dire con assoluta certezza quali sono le due parti migliori di questo gioco: i panorami stupendi e i dialoghi geniali.
In tutti questi giorni di gioco ho desiderato una fotocamera e un registratore a portata di mano ogni minuto, per poter fotografare gli stupendi scorci che si susseguivano uno dietro l'altro e per poter registrare spezzoni di dialoghi, a volte divertenti da ridere da sola nel buio del mio salotto, a volte amari e riflessivi.
Per fortuna nel menù di pausa c'è un utilissima voce che permette di rileggere le ultime decine di battute dei dialoghi, quindi alcuni sono riuscita a riportarli parola per parola sul mio forum, e nei prossimi giorni farò anche qui un post che li racchiuda tutti.

Una delle cose più geniali in assoluto però l'ho trovata poco fa: un articolo su uno dei giornali che si possono comprare di tanto in tanto nelle città. Siamo nel 1914 e l'articolo parla della I Guerra Mondiale, appena scoppiata.
In poche righe un videogame riassume perfettamente e con ironia la stupidità e l'inutilità della Grande Guerra:

L'EUROPA E' IN GUERRA 

In seguito a eventi che non comprendiamo e che nessuno riuscirà mai a spiegare, in Europa è scoppiata la guerra.   


La Germania affronta la Francia, mentre l'Inghilterra combatte gli Ottomani. 
L'Australia ha saggiamente accettato di combattere l'Austria. 
L'uccisione di un nobile a Sarajevo per motivi non ancora ben chiari è stato l'evento scatenante del conflitto, sebbene a Sarajevo e nei paraggi non sia ancora scoppiata alcuna battaglia... Il che è un bene, visto che non sappiamo dove sia Sarajevo. 
L'Italia ha promesso di cambiare schieramento, mentre la Russia ha giurato di ricoprirsi di gloria. La Polonia si è lamentata amaramente dei suoi temibili vicini, chiedendo l'indipendenza. Il Belgio ha deciso di unirsi alla partita. 
I politici e i monarchi di tutta Europa, legati perlopiù da vari incesti, promettono che la guerra sarà conclusa entro Natale. Fortunatamente l'America è rimasta fuori dal conflitto e, dichiarandosi neutrale e augurando una pace duratura, ha deciso di incoraggiare tale pace vendendo armi ad entrambe le parti.


sabato 24 maggio 2014

Al galoppo!

L'ho già anticipato in un post di qualche giorno fa: ho iniziato Red Dead Redemption!
Sì, presa da un'ispirazione improvvisa, mi sono buttata nel far west tra i cowboy.
All'inizio mi ero disinteressata di questo gioco, perchè sapendo che l'argomento sono i cowboy, temevo di ritrovarmi ad uccidere nativi americani a destra e a manca.
E io sono da sempre dalla parte degli "indiani"!
Poi da una parte un'amica che ne parla benissimo... dall'altra qualche recensione che mi fa capire che la storia tratta tutt'altro... complice un'offerta di GameStop che mi ha permesso di averlo ad un buon prezzo...
Insomma, qualche mese fa l'ho preso!

All'inizio mi sembrava un po' lento, ma sono rimasta da subito incantata dai panorami. Praticamente ogni cinque minuti mi viene voglia di fotografare lo schermo!
Questo è assolutamente un gioco che bisognerebbe avere su pc, per poter fare miriadi di screenshot.
Proseguendo poi ho trovato un sacco di cose da fare, un classico degli open world. Tra sfide, favori da fare alle persone, eventi casuali e storia principale, il gioco fa passare velocemente e piacevolmente le ore, cavalcando negli immensi spazi del west.

Una nota particolare la meritano i dialoghi, che spesso e volentieri mi fanno morire dal ridere!
Tra sparatorie e malviventi, il protagonista John Marston riesce sempre a mantenere il suo atteggiamento cinico, distaccato e ironico.
Tra l'altro mi piace molto il fatto che si può decidere se comportarsi bene e aiutare la gente, aumentando la propria fama, oppure fregarsene delle leggi e diventare dei malviventi ricercati.
Personalmente fino ad ora non ho mai avuto una taglia sulla testa. Non ho neanche rubato un cavallo!

Per ora proseguirò con questo gioco, almeno fino al 6 giugno... quando mi arriverà a casa Murdered: Soul Suspect, ordinato i primi di aprile!
Non vedo l'ora che arrivi!! Ma nel frattempo mi distraggo in compagnia di John.

Ed ecco una delle foto fatte alla mia tv mentre giocavo...




lunedì 12 maggio 2014

La saggezza dei videogames!

Pillole di saggezza del giorno da "Red Dead Redempion", gioco che ho iniziato da un paio di giorni.
A proposito della politica...

"Il potere è come il vino. Più ne bevi, più ne vuoi bere. E lo reggono in pochi".

E a proposito delle regole e delle leggi...

"E' facile inventarsi le regole, ma non servono a molto se la gente non ne capisce il perchè. Come mio figlio: se gli dico di non fare qualcosa, la fa comunque, solo per dispetto; se lo punisco, se la prende con me. Ma se gli mostro il perchè è sbagliato, almeno ha una ragione per non rifarlo."


giovedì 8 maggio 2014

A caccia di leggerezza!

Innanzitutto: Beyond è stato platinato e archiviato.
Tempistica del platino identica a quella di Prince of Persia 2008, ossia una settimana e tre ore. Ma POP evidentemente conta qualche minuto in meno, perchè rimane il mio platino più veloce.
Ma comunque, chissene!
Già è una malattia platinare i giochi, se adesso mi metto anche a fare le gare con me stessa per platinarli in fretta, divento pazza (di più).

Ora, visto che come ho già detto vengo da tre giochi con una trama intensa, che sono riusciti a commuovermi e a prendermi psicologicamente... ho deciso di passare qualche ora in totale serenità, quindi proseguo Kingdoms of Amalur: Reckoning, che avevo iniziato qualche settimana fa.
Enorme gioco di ruolo, pieno di colore, di missioni, di armi, armature, pozioni, mostri, città da esplorare... insomma, un intervallo perfetto e rilassante!
Ci sono un milione di cose da fare, di personaggi con cui parlare, di mostri da affettare, la mappa è enorme ed è impossibile annoiarsi. Graficamente è molto bello da vedere, proprio perchè pieno di colori e natura.

Chiudo questo post con lo screenshot del mio bel platinello nuovo...




sabato 3 maggio 2014

Oltre il videogioco

Si parla di Beyond: due anime, di Quantic Dreams.
Premesso che Heavy Rain è stato uno dei giochi che più mi hanno fatto desiderare la PlayStation 3 e che, una volta comprata, è stato il mio primo gioco e anche il primo platino.
Premesso anche che ho amato ogni minuto di quel gioco e che resta uno dei miei preferiti in assoluto... l'uscita di un nuovo gioco sviluppato da Quantic Dream, dopo un bel po' di anni da Heavy Rain, non poteva che scatenare il mio entusiasmo.
Trovo che Quantic Dreams sia ad un livello superiore un po' per tutto. Invece di creare semplici videogiochi, realizza storie bellissime e coinvolgenti, con una meccanica unica, praticamente film interattivi dove il giocatore è invitato a compiere le sue scelte, dove non esiste un modo giusto o sbagliato di giocare ma semplicemente un modo personale, dove ogni partita può essere diversa, dove non esiste il gameover, dove si può godere di una grafica superlativa e di una trama coinvolgente e appassionante.

Questo è l'unico confronto che voglio fare tra Heavy Rain e Beyond, perchè altre persone hanno fatto l'errore di aspettarsi un nuovo Heavy Rain e sono rimasti delusi da Beyond.
Sono due giochi totalmente diversi, a partire dal fatto che in Heavy Rain i protagonisti erano più di uno, mentre in Beyond la protagonista è solo e sempre Jodie, accompagnata dall'entità Aiden, legata a lei dalla nascita.
Quindi ovviamente le scelte fatte durante la partita portano a cambiamenti nella storia più limitati rispetto a Heavy Rain, nel quale era anche possibile far morire uno o più personaggi, se si facevano scelte "sbagliate".
In Beyond la storia di Jodie segue comunque un binario predefinito, le tappe della sua vita sono quelle e il giocatore può compiere le sue scelte e modificare la traiettoria di questo binario, per avere sfumature diverse nella storia.
La scelta che davvero cambia totalmente la storia di Jodie è solo quella finale: è possibile infatti decidere quale futuro assegnarle.
Tutto il gioco è stato realizzato sottoforma di ricordi, che vengono proposti al giocatore non in ordine cronologico, quindi ci si può trovare a vivere un frammento di vita in cui Jodie è adulta e in quello dopo ritrovarla bambina.
La cosa non è affatto fastidiosa e non si perde il filo della storia, anche perchè tra un capitolo e l'altro viene mostrata una linea temporale e si può vedere esattamente in quale punto della sua vita si piazza il frammento che si sta per giocare.

Il gameplay è principalmente realizzato sottoforma di qte e il gioco non è praticamente mai frenetico. E' appunto un bellissimo film interattivo, che riesce a commuovere, ad appassionare, a divertire, a far arrabbiare...
Penso che ce ne sia davvero per tutti i gusti, perchè si passa da ricordi più delicati e dolci ad altri più inquietanti, passando da scenari di guerra a deserti sconfinati, laboratori tecnologici o semplici scene di vita quotidiana.
Jodie incontrerà nella sua vita personaggi che la segneranno nel bene e nel male e ognuno di loro lascierà il proprio segno, non solo su di lei, ma anche sul giocatore. Ci si ritroverà a voler fare di più per cambiare il destino di Jodie, a volerla aiutare a trovare il suo posto nel mondo, odiando chi la userà solo per il grande potere portato dal suo legame con l'entità Aiden.
Come ho già detto, graficamente è superlativo, ad un livello nettamente superiore rispetto ad altri videogiochi. Già con Heavy Rain si era notata la superiorità e con questo gioco l'hanno mantenuta. E' un piacere vedere la fluidità dei movimenti, i dettagli dei visi, la precisione del motion capture sfruttato in modo egregio. La bellezza dell'acqua e delle superfici bagnate poi, non ha eguali!
Oltre a questo, una nota positiva è la difficoltà, praticamente inesistente. Se un giocatore non ha voglia di cimentarsi in ragionamenti complicati, sparatorie impossibili, enormi spazi da esplorare... Beyond è perfetto, visto che il suo scopo non è certamente quello di mettere in difficoltà in giocatore!

Non sono delusa da questo gioco, per niente. L'ho seguito appassionatamente e ho sempre fatto le mie scelte con il cuore, a volte pensando a cosa avrebbe davvero fatto Jodie, altre volte cercando di indirizzarla verso una strada che sentivo più mia.
Mi sono lasciata andare a vendette verso chi l'ha trattata male e ho provato a farle vivere momenti felici, anche se in quel momento non era quello che avrei scelto per me stessa.
Anche nel finale, ho scelto immaginandomi cosa lei avrebbe voluto, anche se per me stessa avrei fatto un'altra scelta.
Insomma, da bambina amavo i libro-game e le "storie a bivi" che trovavo su Topolino, perchè il destino è una cosa che mi ha sempre affascinato e sentire nelle mani quel piccolo potere di poter trasformare una storia a mio piacimento, mi entusiasma.
E Quantic Dream mi regala proprio questo potere e io li adoro e continuerò ad aspettare con ansia i  loro lavori, anche se il buon David Cage dichiara che per raccontare le sue storie ci mette tutto il tempo che ci va. In pratica non si lascia pressare dal mercato e questo gli rende onore.
Ogni volta che leggo una sua intervista  o dichiarazione, vorrei abbracciarlo!
Ha dichiarato che la maggior parte dei videogames segue una logica "bane contro male" in cui il giocatore è invitato a proseguire grazie alla propria forza, ma il suo pensiero è che questa sia una visione limitata e che i videogames possano raccontare molto di più, ed è proprio quello che vuole fare lui. Raccontare una storia e lasciare che il giocatore ne venga immerso.
Un'altra sua dichiarazione che ho adorato è quella contro il concetto di gameover: "E' come creare un ciclo artificiale dicendo 'Non hai giocato la partita nel modo in cui volevo che tu la giocassi, quindi adesso sei punito e stai per ritornare indietro a rigiocarla di nuovo fino a quando non farai ciò che io voglio tu faccia'."
Un grande.

In sostanza e in conclusione... Beyond finito in tre giorni la prima volta, finito in due giorni la seconda volta e adesso continuo a giocare con la scusa dei trofei, così continuo a vedere sfumature diverse nella trama, piccole variazioni, destini alternativi...
Quando ho finito la prima run, mi sono commossa alla rivelazione su Aiden... e così con questo ho raggiunto i tre giochi consecutivi che mi hanno commossa nel finale!
Sono troppo sensibile. Basta! Credo di aver bisogno di intervallare con un gioco senza gran trama, solo spara/ammazza/distruggi!!

Visto che li ho nominati, vogliamo parlare di trofei e di platino? Facilissimo da platinare, potrebbe farlo anche un giocatore casual, se solo avesse voglia di vedere i vari finali alternativi rigiocando alcuni capitoli.
Potrebbe superare Prince of Persia 2008 e diventare il gioco che ho platinato più velocemente. Vedremo! Adesso vado appunto a caccia degli ultimi trofei... e intanto lascio qui la foto del mio bel Beyond, comprato nuovo su Amazon spendendo la ridicola cifra di circa 3 euro, grazie ad un credito caduto proprio a fagiolo!



lunedì 28 aprile 2014

Alla prossima, Serpenti!

E questa sera si conclude definitivamente l'avventura con MGS3 Snake Eater!
Platino mio!
Doveva essere mio già ieri sera a dire il vero... seconda run di recupero collezionabili, giocata senza uccidere nessuno. Peccato che proprio alla fine scopro che delle 64 ranocchiette Kerotan da trovare, me ne manca evidentemente una, perchè il trofeo non compare.
Quindi mestamente ieri la mia seconda run si è chiusa con UN trofeo mancante per il platino.
Il grosso enigma era: quale delle 64 Kerotan è la colpevole? Una delle prima, una delle ultime? Boh?
Non mi resta che ricominciare da capo il gioco, ovviamente caricando l'ultimo salvataggio di fine partita in modo da avere tutte le statistiche memorizzate.
E per fortuna... sorpresa!! La Kerotan colpevole era la quarta! Cinque minuti di gioco e il platino è finalmente mio, con gran soddisfazione.
Vedere quel 100% in un gioco così bello, mi rende ancora più felice del solito.
Signore e signori, ecco a voi il bel platino di MGS3!



Prima di riporre ufficialmente questo gioco, lascio qui uno dei momenti più ridicoli in assoluto. Non meritava di essere riportato in formato testuale, perchè anche la voce di Snake contribuisce a rendere il tutto più buffo... quindi ne ho fatto un video!
Il dialogo ha inizio quando Para-Medic chiede a Snake se ha mai visto  007 e lui le risponde che 007 non gli piace...


giovedì 24 aprile 2014

Di capolavoro in capolavoro

Non mi capita spesso di scrivere due post nello stesso giorno, ma questa sera non posso esimermi.
Ho finito MGS3 Snake Eater.
Arrivavo da un capolavoro, The last of us, e sono passata felicemente in un altro capolavoro, ossia questo MGS.
Bellissimo,  nonostante il fastidio causato a volte dai comandi... tutto il resto è pressochè perfetto. Giochi con una trama così si trovano davvero di rado.
Personaggi memorabili, storia profonda, dettagliata, piena di colpi di scena. Uno spettacolo. 
Durante il filmato finale avevo le lacrime agli occhi e il tocco finale è stato una delle canzoni di uno dei miei gruppi preferiti, gli Starsailor, nei titoli di coda.

Ora ricominciarlo solo per i trofei... mi sembra di sminuirlo.
Giocare a qualcos'altro... mi sembra di mancare di rispetto ad un gioco così bello.

Quindi sono qui che guardo la PlayStation e ripenso a questo bel viaggio con Naked Snake/Big Boss.
Sono veramente felice di aver ripreso in mano la serie decidendo di giocarlo in ordine cronologico, così ora che mi sono affezionata a Big Boss, potrò continuare e seguire la sua storia.

Questo vuol dire che mi devo procurare anche l'ultimo uscito: MGS V Ground Zeroes.
Ma prima di lui c'è Peace Walker! Ma prima ancora c'è comunque il platino di MGS3, che pare facile e che quindi sarà mio!


Il fascino del retrogaming

Quante volte l'ho detto che sono videogiocatrice da decine di anni? Tante.
Eppure ho avuto i miei periodi di pausa, non voluta, ma necessaria per diversi motivi: personali, di soldi, di lavoro... periodi in cui giocavo a quel poco che avevo, senza comprare niente di nuovo.
Uno di questi periodi mi ha portato a saltare completamente alcune serie importanti: una su tutte quella di Metal Gear.

Mi prestarono il primo Metal Gear Solid per PlayStation l'anno in cui uscì, nel 1998. Come al solito lo giocai con il mio fidanzato dell'epoca... e ce ne innamorammo tutti e due.
Tra il primo e il secondo però ci fu uno di quei periodi di cui accennavo e quindi la mia esperienza con Snake e soci si fermò lì. Negli anni successivi non mi interessai più di tanto alle uscite della serie, perchè ormai l'avevo accantonata in attesa di tempi migliori.

E arriviamo ad oggi.
Sono usciti un sacco di capitoli della serie, capitoli dei quali so poco o niente, proprio perchè negli anni ho preferito non leggere più di tanto, in attesa di poterli finalmente giocare tutti.
L'occasione perfetta si è presentata con l'uscita della HD Collection su PlayStation 3. Ma in questa collection manca proprio il capitolo del 1998, un buco che mi infastidiva non poco!
Buco al quale hanno rimediato lo scorso anno, con l'uscita della Legacy Collection, ossia la raccolta di tutta la serie completa!
Inutile dire che la mossa più sensata per me è stata vendere la HD Collection in favore della bellissima Legacy!

E veniamo quindi al mio re-incontro con Metal Gear...
Una delle cose che non sapevo è che i vari capitoli non sono assolutamente usciti in ordine cronologico. Quindi che fare? Giocarli in ordine di uscita... o giocarli in ordine cronologico?
Considerando che non ho nemmeno avuto l'onore di conoscere Big Boss e complice la mia "braccia sinistra" del forum appassionata della serie che mi ha dato qualche dritta... ho deciso di seguire la linea cronologica, iniziando quindi da MGS 3 Snake Eater.

Che dire. Il primo impatto è stato: aiuto!
Nonostante l'esperienza da videogiocatrice, devo confessare che i giochi "moderni" mi hanno fatto impigrire non poco. Mi ero resa conto da tempo che i giochi sono sempre più facili, ma non mi ero resa conto di quanto mi fossi abituata alla nuova strada facilitata. Mappe, freccine, tutorial, mirini, checkpoint... e chi più nè ha, più ne metta.
Tornare ad un gioco di fine anni '90 senza tutti questi aiuti, è stato ostico per le prime ore di gioco. Principalmente per il sistema di puntamento, praticamente inesistente in questo MGS.
Ma proseguendo, dopo due/tre ore di gioco, tutto torna a quadrare e non si fa più caso alle "mancanze". Anzi, ci si rende conto di quanto fossero belli e difficili i giochi di un tempo.
Dal punto di vista "stealth" pensavo che MGS fosse più simile al primo Splinter Cell, mentre invece mi sono resa conto che SC in realtà è molto più stealth. Tutto SC è basato sull'approccio silenzioso e alcune parti non si possono proprio completare se si uccide qualcuno o si fa scattare un allarme.
Questo MGS3 invece è giocabile in modalità stealth, ma non è obbligatoria. Si può tranquillamente procedere ammazzando tutti, volendo. Si possono far scattare gli allarmi e poi nascondersi finchè torna la calma. Quindi da quel punto di vista ho trovato più curato SC.
Dal punto di vista della trama invece non ci sono paragoni. Pur essendo due giochi sullo stesso stile e sullo stesso filone "fantapolitico", MGS come trama e personaggi lascia indietro senza problemi il primo SC. Per quanto Sam Fisher da solo sia un gran personaggio, in MGS ogni personaggio ha la sua particolarità e profondità ed è impossibile non appassionarsi a Naked Snake, futuro Big Boss.
La trama è avvincente, plausibile ma anche assurda per i vari poteri dei Cobra (chi si ricopre di api, chi manipola il fuoco, chi l'elettricità...) e a tratti anche divertente e comica per alcuni dialoghi e situazioni (a tal proposito, arriveranno un paio di post con "frasi del giorno").
Ho ritrovato il bello dei giochi old-style, ossia i boss di fine livello. E' una cosa che è stata completamente tolta, praticamente in tutti i giochi, e trovo che invece fosse una delle cose che rendono appassionanti i giochi.
Si segue la storia, si sconfiggono nemici minori... e si sa che più avanti ci sarà lo scontro ostico, passato il quale ti senti orgoglioso come non mai  e riprendi per la tua strada con rinnovato entusiasmo.
MGS3 ne ha almeno 6 di boss (5 dei quali mi sono già lasciata alle spalle) e ad ogni vittoria mi sembrava di aver fatto chissà che impresa epica! Sopratutto quello di ieri sera, il buon Volgin che si ripropone dopo il primo faticosissimo scontro in una nuova veste... diventando di fatto DUE boss al prezzo di uno. Sono andata a dormire alle 2.30 perchè non ce la facevo a spegnere lasciando lo scontro aperto, dovevo ad ogni costo chiudere con una vittoria!
E questo nei giochi moderni non esiste praticamente più, peccato.
Una pecca la vogliamo trovare? I comandi e la risposta di Snake ai comandi. A volte è proprio una pena...

Adesso mi aspetta il weekend lungo del 25 aprile e sicuramente terminerò la mia avventura. Lo righiocherò quasi sicuramente una seconda volta, perchè ho dato un'occhiata alla lista trofei e non c'è niente di particolamente complicato, tolto il non uccidere nessuno per tutto il gioco, cosa che in alcuni punti può diventare complicata. Ma non è la prima volta che incontro un trofeo di questo genere, quindi non mi fa paura!

Dimenticavo... la mia Legacy Collection!






lunedì 7 aprile 2014

Platino, emozioni, ritorni

Platino: si parla di Dishonored.
Non ho cambiato la mia opinione, credo che sia un gioco sopravvalutato, che non meritasse il titolo di gioco dell'anno e che mi aspettavo di più.
Non è assolutamente un brutto gioco e l'ho comunque giocato volentieri, ma lungi da me definirlo un capolavoro.
Però l'ho platinato, perchè i trofei erano molto facili e per prenderne alcuni ho dovuto rigiocarlo completamente in modalità stealth, senza uccidere nessuno e senza far scattare allarmi o essere scoperta. Rigiocarlo in quella modalità mi ha fatto piacere, perchè l'avventura è stata completamente diversa e ne valeva la pena.
Ci sono dei DLC, ma non ho alcuna voglia di prenderli, almeno per ora.



Platinato Dishonored, mi sono presa una pausa dai giochi frenetici e violenti, per dedicarmi al piccolo Brothers: a tale of two sons.
Gioco che ho scoperto per caso, che ho subito desiderato e che ho avuto gratis con il plus.
Bellissimo gioco. Molto corto, si finisce in 3 ore circa + una trentina di minuti se si vogliono tutti i trofei per il 100%.
Ma davvero bello e particolare. Con i due stick e con i tasti L1/R1 si comandano i due fratelli, in un'avventura attraverso bellissimi paesaggi, in cerca di una radice per curare il padre malato. L'avventura si sviluppa tra puzzle da risolvere (niente di particolarmente difficoltoso), amicizia, lealtà, crescita e momenti emozionanti.
Il  perché non sia un gioco in co-op e il perché della particolarità di guidare contemporaneamente i due personaggi, si capisce sempre di più con il proseguire dalla storia. I due fratelli creano un legame speciale e il fatto di guidarli insieme rende questo legame tangibile al giocatore.



Completato al 100% Brothers, è arrivata l'ora di tornare a The last of us.
Voglio provare almeno a prendere gli ultimi trofei offline, perchè mi fa ancora piacere giocarci e ripetere la storia ancora una volta.
Non sento alcun interesse per la parte online invece, perchè trovo che in un gioco come questo sia davvero superflua. E i trofei online sono eterni, quindi non è detto che io abbia voglia di cimentermi per l'agognato platino.
Forse farà la fine del platino di Assassin's Creed Brotherhood, che ho accantonato perchè ero stufa del multiplayer.
Ho troppe cose interessanti che aspettano di essere giocate, per perdere tempo a giocare online controvoglia!

venerdì 14 marzo 2014

Quando il disonore è un onore

Non volendo prendere in odio quel capolavoro assoluto che è The last of us, ho momentaneamente pausato la caccia al platino per intervallare con qualcosa di diverso.
Sì, lo so, in realtà avevo già altri platini accantonati "momentaneamente", ma giuro che li riprenderò tutti!
Tornando al mio intervallo... la scelta è caduta su un altro "Game of the year": Dishonored.
Premetto: non amo i giochi in prima persona. Ho amato Bioshock perchè è bello il gioco, ma anche in quel caso ho un po' patito la prima persona.
Trovo che sia perfetta nei giochi horror, tipo Anna o Amnesia, ma nei giochi d'avventura non mi convince pienamente, perchè vorrei vedere il protagonista, vorrei affezionarmi a lui e abituarmi alla sua presenza.
Nel caso di Dishonored il protagonista è un bellissimo personaggio, tutto vestito di nero, con una maschera steampunk e un lungo cappotto, armato di poteri magici e spada. Ha anche un nome accattivante: Corvo (Attano di cognome, ma questo trovo che sia un tantino meno accattivante...).
Peccato che questo bellissimo personaggio sia visibile solo sulla copertina del gioco, o in rete se si va a cercare. Ma nel gioco non esistono cut-scenes, ci si ritrova subito nell'avventura e di lui non si vede un bel niente, se non le mani e le armi che impugna.
Trovo che sia un peccato. Almeno un filmato iniziale, con lui ancora senza maschera, ci sarebbe stato ottimamente. E invece niente.

A parte questo.
Ho utilizzato il termine steampunk prima, e non a caso. Tutto il gioco infatti è ambientato in uno scenario steampunk e sicuramente questa è una delle cose migliori del gioco.
La grafica non è completamente realistica, a volte sembra quasi disegnato a mano, ma è bello così.
Ovunque ci sono ingranaggi, armi ed elementi tipicamente nello stile steampunk, tutto integrato così bene da non stonare mai. Il gioco è sospeso in una bolla senza tempo. Potrebbe essere il passato, il nostro presente o il futuro. L'epoca è indifferente ai fini del gioco e la città in cui è ambientato è inventata.
La trama cattura l'nteresse da subito, anche se non è niente di così originale: l'imperatrice per cui lavora Corvo viene uccisa e lui viene accusato ingiustamente. Il resto del gioco si sviluppa ovviamente tra la ricerca della verità e la voglia di vendetta.
Una particolarità sicuramente è nel fatto che la città è in preda ad una grossa epidemia di peste e questo avrà un peso nel gioco.
A seconda del modo di giocare infatti la peste potrà propagarsi più in fretta o più lentamente e di conseguenza le scelte del giocatore porteranno ad un finale diverso. Uccidendo molte persone i ratti portatori della peste arriveranno a frotte e diffonderanno la malattia, al contrario se si preferisce un approccio più stealth, addormentando o stordendo le proprie vittime, la valutazione sarà meno cupa e la città sarà più libera dalla peste.
In che modo questo cambi realmente il finale, non lo so. Lo scoprirò alla fine.

Come ho già accennato il gioco si può portare avanti come meglio si preferisce: affidandosi ai poteri di Corvo, oppure alle armi, con un approccio aggressivo, oppure con furtività. O con un mix di tutto questo, a seconda della missione.
C'è da dire che, anche in modalità normale, il gioco non è facilissimo. Se si vuole provare a non uccidere nessuno, si avranno un bel po' di difficoltà, perchè basta poco per attirare l'attenzione di un nemico, che provvederà a chiamare rinforzi che in un attimo uccideranno il povero Corvo.
Sicuramente i poteri di Corvo sono la componente più importante, sono utilissimi e indispensabili e si possono equipaggiare solo dopo aver trovato le "rune" sparse nella città di Dunwall.
Da questo punto di vista ricorda molto Bioshock, con il suo meccasimo di raccolta dall'Adam per attivare i vari potenziamenti.
La componente migliore è sicuramente la possibilità di trovare diverse strade alternative per arrivare al proprio obiettivo. Anche in questo caso il giocatore potrà decidere da dove passare in totale autonomia e a volte alcuni percorsi consentono di non incontrare anima viva, o quasi.

Un pecca è che al momento mi sembra un po' ripetitivo: a Corvo viene assegnato un obiettivo, si parte per raggiungerlo, si porta a compimento la missione, si torna indietro.
Sono alla terza o quarta missione e per ora il meccanismo è sempre stato quello. Spero che ci sia più varietà andando avanti.
Un volta completata la missione principale, al giocatore verrà presentata una scheda riepilogativa e si può scegliere di rigiocarla, magari cercando di eliminare meno nemici oppure provando a prendere qualche potenziamento che è sfuggito al primo tentantivo.

Un'altra cosa che non sopporto molto è il fatto di dover premere lo stick analogico sinistro per effettuare una corsa veloce, uno scatto. Lo trovo talmente scomodo che alla fine non lo sto mai usando, cosa che a volte mi ha compromesso una fuga dai nemici.

Tutto sommato per ora mi sta piacendo, anche se forse da come ne parlavano mi aspettavo qualcosa di più. Aspetto a pronunciarmi definitivamente però, visto che non sono neanche a metà gioco!